Uncategorized

Articolo di Cristina F. di Lecco Notizie del 04/07/2017

“L’amore libera” del lecchese Corti premiato come miglior testo a Piacenza

Articolo di Cristina F. di Lecco Notizie del 04/07/2017

LECCO – Un risultato inaspettato ma pieno di emozioni per Ermanno Corti, cantautore lecchese (il suo nome è dai più associato alla composizione e interpretazione dell’inno storico della Calcio Lecco “Forza Lecco”) vincitore del premio al miglior testo alla seconda edizione del Premio Giulio Perotti Musica Poesia, andato in scena sabato 1° luglio a Castell’Arquato (Piacenza).

“L’amore libera” il titolo della canzone, il cui brano ha vinto il riconoscimento come miglior testo. Ermanno coltiva la passione per la musica da sempre, come raccontato: “Scrivo testi per canzoni fin da ragazzino, ad un certo punto mi sono bloccato, complice una separazione. Poi mi sono imbattuto in questo concorso, il tema era “Incontrarsi, conoscersi, camminare insieme” e quasi spontaneamente è nato il brano di “L’amore libera”. Per me è stata una sorta di riconciliazione con me stesso – ha spiegato – mi ha fatto pensare alla vita, che contempla in un certo periodo l’incontro con una persona che condivide con te il cammino”.

La targa del premio “Al miglior testo”

Così con il suo brano Ermanno ha deciso di partecipare al concorso, senza grandissime aspettative come ammesso: “Sinceramente pensavo a qualche riconoscimento per la  musica, non di certo per il testo, invece sono rimasto piacevolmente stupito, ho provato una grande emozione”.

A spiccare nel concorso rispettivamente nelle sezioni musica e poesia, sono stati la giovanissima Eliana Abate con la canzone “Ovunque Cercami”, e Eugenio Mosconi con la poesia “Fiori in giardini di speranza”. Il  premio alla migliore poesia è andato a Mary Rinaldi per la lirica “Chissà”.

Una bella soddisfazione dunque per il lecchese che ha concluso: “Con la mia canzone ho cercato di far capire quanto sia importante avere qualcuno al proprio fianco e riconoscerne l’importanza. Se tutti ce ne rendessimo conto il mondo forse sarebbe diverso”.

Condividi su